Tagli selettivi

Ultima modifica 22 settembre 2022

Il Consorzio esegue diradamenti selettivi della vegetazione arborea ripariale, prevalentemente in modo manuale, con frequenze variabili in funzione della tipologia dei corsi d’acqua con il duplice obiettivo di prevenire la caduta di rami e piante intere in alveo che durante gli eventi di piena possono essere movimentati andando a costituire ostruzioni al regolare scorrimento delle acque e di operare un'azione di ringiovanimento e di riqualificazione della vegetazione arborea lungo le fasce ripariali dei corsi d'acqua naturali fuori e a monte dei centri abitati.

Il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, fin dalla sua costituzione, si è dotato di un apposito settore tecnico con specifiche professionalità agroforestali per la gestione sicura e ambientalmente sostenibile delle alberature in ambito fluviale.

I tecnici del Settore Forestale sono specializzati, anno dopo anno, secondo i cicli pulriennali stabiliti per ciascun corso d’acqua nel Piano di Classifica, nel controllare la presenza delle varie specie arboree, le loro condizioni di salute e di accrescimento, la loro posizione e soprattutto la loro stabilità in funzione del rischio che una piena possa sradicarli e trascinarli a valle rischiando di otturare attraversamenti come ponti e guadi o altre sistemazioni idrauliche come griglie d’ingresso dei tratti tombati, portelle e paratoie antirigurgito.

La strategia selvicolturale che guida questo tipo d’interventi di “diradamento selettivo” prevde che il taglio degli alberi all’interno della sezione d’alveo o lungo la sponda sia riservato alle piante morte o a fine ciclo vitale, a quelle mal conformate rispetto al piano arginale e a quelle mal sviluppate o di minor pregio – robinie piuttosto che querce ad esempio – per assicurare alle qualità di alberi restanti una regolare distribuzione spaziale ed ampio spazio per crescere al meglio.

Per raggiungere le piante, per lo stoccaggio temporaneo in zone non soggette a rischio idraulico e per la successiva rimozione del materiale legnoso si evita quanto più possibile l’utilizzo di mezzi meccanici, arrivando addirittura talvolta ad accedere alla sponda con l’utilizzo di piccole imbarcazioni e a rimuovere i tronchi direttamente dal fiume sfruttandone la corrente.

In ogni caso, assoluto è il rispetto delle piante su cui si rinvenga la presenza di nidi e ovviamente delle norme regionali, che insieme al buon senso, consigliano di terminare i lavori di taglio selettivo della vegetazione arborea nel periodo dal 1 marzo al 30 giugno di ogni anno, durante il quale il Consorzio sospende totalmente questo tipo di interventi.