Segnalazione illeciti - whistleblowing

Ultima modifica 24 luglio 2023

Il Consorzio ha approvato un regolamento per la gestione delle segnalazioni di illeciti di cui al D.lgs 24/2023 (whistleblowing). Il regolamento, approvato con Delibera di Assemblea n. 16/2023 è consultabile in Amministrazione Trasparente, nelle sezioni Disposizioni Generali \ Atti Generali e Altri contenuti \ Dati ulteriori. Di seguito alcune informazioni e istruzioni sintetiche. Per maggiori dettagli a approfondimenti si faccia riferimento al suddetto regolamento.

Come si fa una segnalazione

Il Consorzio mette a disposizione 5 canali interni per fare una segnalazione di illeciti: piattaforma informatica, posta elettronica, messaggistica vocale, lettera, colloquio in presenza (dettagli nel proseguo della pagina).

Chi può fare una segnalazione?

  • i dipendenti del Consorzio ivi compreso il Direttore Generale;
  • i lavoratori autonomi che svolgono la propria attività presso il Consorzio;
  • collaboratori, liberi professionisti e i consulenti che prestano la propria attività per il Consorzio;
  • volontari e i tirocinanti, retribuiti e non retribuiti che prestano la propria attività per il Consorzio;
  • le persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza del “Consorzio” e quindi le persone del Presidente, quelle dell’Assemblea ed il Revisore dei Conti.

Chi riceve la segnalazione?

Le segnalazioni effettuate attraverso i canali interni del Consorzio vengono ricevute dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (RPCT) Andrea Salvadori. Il RPCT è tenuto alla massima riservatezza nella gestione della segnalazione. L'identità del Segnalante e qualsiasi altra informazione da cui può evincersi, direttamente o indirettamente, tale identità non possono essere rivelate, senza il consenso espresso della stessa persona segnalante, a persone diverse dal RPCT, dall’Istruttore, dal Supporto istruttorio e comunque a persone diverse da quelle competenti a ricevere o a dare seguito alle segnalazioni, espressamente autorizzate a trattare tali dati. 

Cosa si può segnalare?

  • illeciti amministrativi, contabili, civili o penali;
  • illeciti che rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’Unione europea relativi ai seguenti settori: appalti pubblici; servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo; sicurezza e conformità dei prodotti; sicurezza dei trasporti; tutela dell’ambiente; radioprotezione e sicurezza nucleare; sicurezza degli alimenti e dei mangimi e salute e benessere degli animali; salute pubblica; protezione dei consumatori; tutela della vita privata e protezione dei dati personali e sicurezza delle reti e dei sistemi informativi;
  • atti od omissioni che ledono gli interessi finanziari dell’Unione;
  • atti od omissioni riguardanti il mercato interno (ad esempio violazioni in materia di concorrenza e di aiuti di Stato);
  • atti o comportamenti che vanificano l’oggetto o la finalità delle disposizioni di cui agli atti dell’Unione.

La notizia delle “Violazioni” non deve avere carattere di certezza, essendo sufficiente anche solo “Informazioni sulle violazioni”.

Sono escluse dall’ambito oggettivo di applicazione:

  • le “Violazioni” diverse da quelle sopra indicate e che comunque non incidano sull’interesse pubblico o sull’interesse all’integrità del Consorzio.
  • le violazioni inerenti contestazioni, rivendicazioni o richieste legate ad un interesse di carattere personale della “Persona segnalante” o della persona che ha sporto “Denuncia” che attengono esclusivamente ai propri rapporti individuali di lavoro o di impiego pubblico, ovvero inerenti ai propri rapporti di lavoro o di impiego pubblico con le figure gerarchicamente sovraordinate.

Privacy e tutela del segnalante

In fondo alla pagina è possibile scaricare l'informativa sul trattamento dei dati personali del segnalante. Il segnalante e gli eventuali facilitatori godono di tutte le protezioni previste dalla Legge. In particolare: 

Il “Segnalante” non può subire alcuna ritorsione.
Nell’ambito di procedimenti giudiziari o amministrativi o comunque di controversie stragiudiziali aventi ad oggetto l’accertamento dei comportamenti, atti o omissioni vietati ai sensi del presente articolo nei confronti del “Segnalante”, si presume che gli stessi siano stati posti in essere a causa della segnalazione, della divulgazione pubblica o della denuncia all’autorità giudiziaria o contabile. L’onere di provare che tali condotte o atti sono motivati da ragioni estranee alla segnalazione, alla divulgazione pubblica o alla denuncia è a carico di colui che li ha posti in essere.
In caso di domanda risarcitoria presentata all’autorità giudiziaria dal “Segnalante” se lo stesso dimostra di aver effettuato, ai sensi del D.Lgs. 24/2023 e del “Regolamento”, una segnalazione, una divulgazione pubblica o una denuncia all’autorità giudiziaria o contabile e di aver subito un danno, si presume, salvo prova contraria, che il danno sia conseguenza di tale segnalazione, divulgazione pubblica o denuncia all’autorità giudiziaria o contabile.
Costituiscono ritorsioni, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • il licenziamento, la sospensione o misure equivalenti;
  • la retrocessione di grado o la mancata promozione;
  • il mutamento di funzioni, il cambiamento del luogo di lavoro, la riduzione dello stipendio, la modifica dell’orario di lavoro;
  • la sospensione della formazione o qualsiasi restrizione dell’accesso alla stessa;
  • le note di merito negative o le referenze negative;
  • l’adozione di misure disciplinari o di altra sanzione, anche pecuniaria;
  • la coercizione, l’intimidazione, le molestie o l’ostracismo;
  • la discriminazione o comunque il trattamento sfavorevole;
  • la mancata conversione di un contratto di lavoro a termine in un contratto di lavoro a tempo indeterminato, laddove il lavoratore avesse una legittima aspettativa a detta conversione;
  • il mancato rinnovo o la risoluzione anticipata di un contratto di lavoro a termine;
  • i danni, anche alla reputazione della persona, in particolare sui social media, o i pregiudizi economici o finanziari, comprese la perdita di opportunità economiche e la perdita di redditi;
  • l’inserimento in elenchi impropri sulla base di un accordo settoriale o industriale formale o informale, che può comportare l’impossibilità per la persona di trovare un’occupazione nel settore o nell’industria in futuro;
  • la conclusione anticipata o l’annullamento del contratto di fornitura di beni o servizi;
  • l’annullamento di una licenza o di un permesso;
  • la richiesta di sottoposizione ad accertamenti psichiatrici o medici

Il “Segnalante” può comunicare all’ANAC le ritorsioni che ritiene di avere subito.
Gli atti assunti in violazione dell’articolo 21 del “Regolamento” sono nulli. Il “Segnalante” che sia stato licenziato a causa della segnalazione, della divulgazione pubblica o della denuncia all’autorità giudiziaria o contabile ha diritto a essere reintegrata nel posto di lavoro, ai sensi dell’articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300o dell’articolo 2 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, in ragione della specifica disciplina applicabile al lavoratore.

Canali interni di segnalazione

Applicativo Anticorruzione https://anticorruzione.cbmv.it/

La “Segnalazione interna” tramite l’utilizzo dell’applicativo software a ciò dedicato, accessibile dal sito https://anticorruzione.cbmv.it/ oltreché internet istituzionale e dalla rete interna aziendale, è preferibile rispetto alle altre modalità di segnalazioni interne, in quanto in grado di garantire un elevato livello di riservatezza.

Il Segnalante accede all’applicativo tramite credenziali generate automaticamente che producono un codice univoco, “key code” di 16 cifre, che lo identifica in modo spersonalizzato e che deve essere conservato dal medesimo segnalante ai fini dei successivi eventuali accessi. Il sistema rilascia l’informativa “privacy” al momento dell’accesso nonché l’avviso di ricevimento della segnalazione.

Il “key-code” utilizza un protocollo di crittografia che garantisce il trasferimento di dati riservati, e consente al segnalante di “dialogare”, di allegare documenti e di essere informato sullo stato di lavorazione della segnalazione inviata in modo spersonalizzato.

Il sistema garantisce: l’informativa automatica al segnalante circa la presa in carico della segnalazione; la possibilità di essere ricontattato per acquisire elementi utili alla fase istruttoria; la possibilità di inviare ulteriori informazioni di cui verrà eventualmente a conoscenza ai fini dell’integrazione dei fatti oggetto di segnalazione; è utilizzato per fornire il “Seguito” e “Riscontro” della segnalazione.

Le informazioni raccolte sono custodite in formato elettronico sulla piattaforma, dotata di profili definiti di accesso, autenticazione obbligatoria e tracciamento automatico delle operazioni svolte.

La piattaforma funge anche da registro elettronico delle segnalazioni pervenute, riportando i dati essenziali, le informazioni sintetiche per la valutazione di fondatezza e le azioni attuate.

La segnalazione è accessibile esclusivamente dal RPCT e/o dall’Istruttore, se diverso dal RPCT, e/o dal “Supporto istruttorio”.

È possibile effettuare la segnalazione tramite rete TOR, che garantisce l’anonimato delle transazioni tra il segnalante e l’applicazione.

 

segnalazione interna trasmessa a mezzo mail segnalazione_illeciti@cbmv.it

La segnalazione può essere trasmessa attraverso mail indirizzata al RPCT all’indirizzo mail segnalazione_illeciti@cbmv.it .

Tali segnalazioni sono sottratte all’obbligo del protocollo nel registro del protocollo informatico del Consorzio, e sono protocollate in registro informatico riservato appositamente istituito dal RPCT e custodito in file protetto da password conosciuta solo al RPCT.

È preferibile che le informazioni ed i dati richiesti dalla legge, ivi compresi i dati identificativi del segnalante, siano contenute in un documento allegato alla mail e non nel corpo della mail, al fine di preservare al meglio la riservatezza. In ogni caso la segnalazione deve contenere un indirizzo fisico o digitale ove il RPCT può effettuare le comunicazioni di legge, ivi compresa la informativa privacy, la comunicazione dell’avviso di ricevimento della segnalazione medesima - da effettuarsi sempre a cura del RPCT entro 7 giorni dal ricevimento della segnalazione- nonché la comunicazione del “Seguito” e del “Riscontro”.

Nell’oggetto deve essere indicato che si tratta di una segnalazione di illeciti ex D.Lgs 24/2023 o comunque deve essere contenuta una dichiarazione che faccia inequivocabilmente capire che si tratta di una segnalazione di tale genere, e deve essere contenuto l’avvertimento che la mail può essere aperta esclusivamente dal RPCT.

 

Segnalazione trasmessa a mezzo di lettera.

La segnalazione può essere trasmessa a mezzo di lettera in carta semplice spedita, o consegnata brevi manu direttamente al RPCT, presso il suo Ufficio, all’indirizzo

RPCT Andrea Salvadori
Presso Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno
Viale della Toscana, 21
50127 Firenze

Tali segnalazioni sono sottratte all’obbligo del protocollo nel registro del protocollo informatico del Consorzio, e sono protocollate in registro informatico riservato appositamente istituito dal RPCT e custodito in file protetto da password conosciuta solo al RPCT.

La segnalazione deve contenere un indirizzo fisico o digitale ove il RPCT può effettuare le comunicazioni di legge, ivi compresa la informativa privacy, la comunicazione dell’avviso di ricevimento della segnalazione medesima -da effettuarsi sempre a cura del RPCT entro 7 giorni dal ricevimento della segnalazione- nonché la comunicazione del “Seguito” e del “Riscontro”.

Nel caso di segnalazione consegnata brevi manu, il RPCT provvede nell’immediatezza a consegnare la informativa privacy e l’avviso di ricevimento della stessa.

La documentazione cartacea è conservata e custodita dal RPCT in cassetto o armadietto chiuso a chiave accessibile esclusivamente dal medesimo RPCT.

Nell’oggetto deve essere indicato che si tratta di una segnalazione di illeciti ex D.Lgs 24/2023 o comunque deve essere contenuta una dichiarazione che faccia inequivocabilmente capire che si tratta di una segnalazione di tale genere, e deve essere contenuto l’avvertimento che la lettera può essere aperta esclusivamente dal RPCT.

 

Segnalazione effettuata in forma orale su segreteria telefonica - 0554625740 -

La segnalazione in forma orale su segreteria telefonica è effettuata lasciando un messaggio alla segreteria telefonica del numero di telefono 0554625740.

La segreteria telefonica indica al segnalante ove è contenuta la informativa privacy, e informa il medesimo che, per effettuare la segnalazione, deve prestare consenso alla registrazione della stessa anche su un dispositivo idoneo alla conservazione ed all’ascolto.

Tale segnalazione è sottratta all’obbligo del protocollo nel registro del protocollo informatico del Consorzio, ed è protocollata in registro informatico riservato appositamente istituito dal RPCT e custodito in file protetto da password conosciuta solo al RPCT.

La segnalazione deve contenere un indirizzo fisico o digitale ove il RPCT può effettuare le comunicazioni di legge, ivi compresa la comunicazione dell’avviso di ricevimento della segnalazione medesima -da effettuarsi sempre a cura del RPCT entro 7 giorni dal ricevimento della segnalazione- nonché la comunicazione del “Seguito” e del “Riscontro”.

 

Segnalazione effettuata in forma orale mediante confronto diretto con il RPCT

La segnalazione in forma orale mediante confronto diretto con il RPCT è preceduta da una richiesta di incontro scritta o verbale da parte del “Segnalante” e deve tenersi entro 10 giorni lavorativi dalla suddetta richiesta.

Al momento dell’incontro, al segnalante viene consegnata la informativa privacy e l’avviso di ricevimento della segnalazione. Ai fini dell’acquisizione della segnalazione viene richiesto il consenso a documentare la segnalazione mediante registrazione su un dispositivo idoneo alla conservazione e all’ascolto oppure mediante verbale; in caso di verbale, il segnalante può verificare, rettificare e confermare il verbale dell’incontro mediante la propria sottoscrizione.

Tale segnalazione è sottratta all’obbligo del protocollo nel registro del protocollo informatico del Consorzio, ed è protocollata in registro informatico riservato appositamente istituito dal RPCT e custodito in file protetto da password conosciuta solo al RPCT.

Il segnalante deve fornire un indirizzo fisico o digitale ove il RPCT può effettuare le comunicazioni di legge, ivi comprese la comunicazione del “Seguito” e del “Riscontro".

Informativa trattamento dati personali - whistleblowing
21-07-2023
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